martedì 15 luglio 2014

Bond e scaglioni per salvare il fotovoltaico. Anatocismo, valanga di richieste di stop

Presentati gli emendamenti al dl Competitività, l'attenzione dei partiti si concentra soprattutto sullo "spalma-incentivi" e sul pagamento degli interessi di interessi. Anche il Pd presenta una proposta di stop a quest'ultima prassi, ma prevale la cautela: "Non daremo battaglia". Martedì mattina al via l'esame di ammissibilità sulle 1.600 modifiche



MILANO - Entra nel vivo la discussione parlamentare sui provvedimenti contenuti nel dl Competitività e il tiro dei partiti si alza sulla questione degli incentivi al fotovoltaico e dell'anatocismo, ovvero il pagamento (o l'incasso) degli interessi sugli interessi nei rapporti bancari. Sul primo punto, dalla lettura degli emendamenti presentati emergono proposte quali i bond per salvare gli incentivi agli impianti fotovoltaici o l'introduzione di scaglioni di potenza per cercare di ripartire diversamente l'onere della rinuncia alla remunerazione pubblica. Sul secondo versante, invece, prevale la richiesta di bloccare l'anatocismo e sopprimere l'articolo relativo: la proposta, certificata in un emendamento, arriva anche dal Partito Democratico. Proprio il Pd si è spaccato al suo interno sulla questione degli interessi, e non è un caso che il capogruppo in Commissione Industria al Senato, Salvatore Tomaselli, specifichi che non c'è intenzione di dare battaglia sul punto, ma dialogare con il governo. Chi segue da vicino i lavori, infatti, vede prevalere la volontà di applicare la norma, con i giusti correttivi tecnici, che in effetti è presente in tutto l'Occidente e vale tanto per gli interessi attivi che per quelli passivi. Martedì mattina partirà intanto l'esame di ammissibilità delle oltre 1.600 proposte di modifica giunte al dl, dopodiché si avvierà la discussione vera e propria.

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